Terza Categoria. Finale playoff: interviste e commenti post-vittoria
Comprensibilmente sorridente Marco Valsecchi (allenatore Gropello San Giorgio): “abbiamo messo la ciliegina sulla torta, al termine di una grande stagione per noi. Certo se guardiamo solo a questa partita, devo ammettere che il Castelnovetto ha creato di più; e d’altronde loro, avendo solo la vittoria a disposizione, erano obbligati a spingere. Noi potevamo fare meglio in attacco, mentre la fase difensiva credo abbia svolto bene il proprio compito. I risultati ottenuti in questa stagione sono una vittoria del gruppo; tutti hanno lavorato egregiamente, tutti hanno fatto la loro parte, consentendoci di centrare l’obiettivo, nonostante problemi come i vari infortuni capitati. Bravissimi tutti, però lasciatemi rivolgere un grazie particolare a quelli che, dopo la retrocessione dell’anno scorso, sono rimasti, decisi a riscattarsi immediatamente. Reagire in questo modo, risalire subito la china, non era impresa facile, e il fatto che i ragazzi ci siano riusciti è un motivo in più di soddisfazione. Sono molto contento per loro”. Il condottiero in grado di portare i suoi dritti all’obiettivo stagionale ha però aggiunto che adesso lascerà la guida della squadra in mano a qualcun’altro.
Massimo Filippini (presidente Gropello San Giorgio) si conferma personaggio di poche parole, ma chiare e precise: “Sono contentIssimo. Abbiamo raggiunto il traguardo che ci eravamo posti a inizio stagione, e non era assolutamente scontato che ci riuscissimo. Squadra e mister hanno lavorato davvero bene”.
Alessandro Crivellari (vicepresidente Gropello San Giorgio) gli fa eco, sottolineando pure come: “il risultato è il frutto di un lavoro lungo un anno, e ci dà la spinta per continuare ad operare in questo modo, a livello di società. La scelta di dare ampio spazio alla linea verde, di valorizzare diversi giovani prodotti del nostro vivaio, si è rivelata giusta, ed è stata uno dei motivi che ci hanno portato al successo”.
Palla, anzi parola, al capitano Marcello Martinotti (autore della rete decisiva nella finale), che non ha dubbi nell’ammettere: “sono andato sul dischetto sicuro di me. Ero fiducioso, convinto di segnare, non sentivo la pressione; e infatti è andata bene, sono riuscito a piazzare il tiro esattamente dove volevo”.
Sul lato opposto del campo, altrettanto decisivo Davide Zambolin, che pur avendo ogni diritto di esaltare la sua prestazione, sceglie di sottolineare il lavoro del gruppo nei novanta minuti: “d’accordo, qualche mia parata è stata importante, ma credo che tutti i nostri abbiano fatto una grande gara. Il primo tempo non è stato facile, loro dovendo per forza vincere hanno spinto sin dall’inizio; nella ripresa invece, dopo il gol di Martinotti, siamo riusciti a controllarli meglio”.
Carichi a mille, in campo come nei festeggiamenti, i perni difensivi Stefano Montis e Davide Mancin, mentre sorride dall’alto della sua esperienza, che ha sfoggiato una volta gettato nella mischia nella seconda parte, il centrale Diego Lazzarin; meno scafato ma comunque in grado di dare un contributo non da poco al suo reparto Tommaso Casetto, classe 1996 alla sua prima vera stagione da protagonista in prima squadra (al pari di Michele Pelizza, Mario Conte ecc.) e da quest’anno pure istruttore dei Pulcini 2006.
E’ ormai un veterano della casacca bianco-viola, al contrario, l’altro garlaschese Federico Castelli, che nel dopo-partita si inventa una auto-intervista tra il serio (poco) e il faceto (molto), dando un giudizio sulla sua prestazione: “Castelli: esagerato, entra e smuove il Gropello. Serve una palla su un piatto d’argento a Rollo, che purtroppo non concretizza. Errore del mister non schierarlo dal primo minuto”. Valutazione, ovviamente, del tutto imparziale e disinteressata.
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